domenica 9 gennaio 2011

I COBAS CONVOCANO LO SCIOPERO GENERALE per il 28 GENNAIO

Dopo l'USI, l'adesione dei COBAS e la convocazione dello sciopero generale in coincidenza con la giornata di sciopero dei metalmeccanici, indetta dalla FIOM, è un ottimo segno che va verso l'unificazione delle lotte dei lavoratori, al di la delle sigle sindacali.

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I COBAS CONVOCANO LO SCIOPERO GENERALE per il 28 GENNAIO
Il potere economico e politico liberista, che ha trascinato l’Italia e parte
del mondo nella più grave crisi del dopoguerra, invece di pagare per la sua
opera distruttiva, cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste sociali,
politiche e sindacali dei salariati/e e dei settori popolari.

Nell’ultimo biennio il governo Berlusconi, sulla scia del centrosinistra
prodiano, ha cancellato centinaia di migliaia di posti di lavoro nelle
fabbriche e nelle strutture pubbliche (a partire dalla scuola: 140 mila posti
in meno ed espulsione in massa dei precari), ingigantito il precariato
lavorativo e di vita, imposto catastrofiche "riforme" della scuola e dell’
Università, nel Pubblico Impiego bloccato i contratti e con il decreto Brunetta
sequestrata la contrattazione e i diritti lavorativi e sindacali, come fatto a
livello generale con il "collegato lavoro".

In parallelo, il capo-banda Fiat Marchionne guida l’assalto di un padronato
parassitario e aggressivamente reazionario contro ciò che resta dei diritti
degli operai, sperimentando alla Fiat la riduzione dei lavoratori/trici a "neo-
schiavi" dell’arbitrio padronale. In queste settimane, però, il movimento
antiliberista ha rialzato la testa e, grazie al forte contributo del movimento
studentesco, in rivolta contro le umilianti "riforme" Gelmini, sta delineando
un potenziale fronte sociale unito antipadronale e antigovernativo.

L’accordo fascistoide che Marchionne, con il sostegno del governo, della
sedicente "opposizione" parlamentare (con il PD in prima fila) e dei sindacati
collaborazionisti Cisl e Uil, vuole imporre a Mirafiori - dopo quello infame di
Pomigliano - può essere la goccia che fa traboccare il vaso.

I COBAS stanno lavorando perchè l’accordo ignobile venga respinto dal NO
referendario dei/lle lavoratori/trici Fiat, ma ritengono anche decisivo che
venga esteso a tutti/e i/le lavoratori/trici lo sciopero che la Fiom ha indetto
per i metalmeccanici il 28 gennaio. La richiesta Fiom alla Cgil di convocazione
di uno sciopero generale non verrà mai accolta, perchè la Cgil condivide le
politiche liberiste, ha sottoscritto in questi anni ogni cedimento al padronato
e ai governi, ed è stata la principale responsabile, con Cisl e Uil, della
distruzione dei diritti sindacali e di sciopero, prima ai danni dei COBAS e del
sindacalismo di base, poi di chiunque non accettasse le politiche concertative.

SPETTA DUNQUE AI COBAS LA RESPONSABILITA’ DI CONVOCARE PER IL 28 GENNAIO LO
SCIOPERO GENERALEDI TUTTI I LAVORATORI/TRICI PUBBLICI E PRIVATI PER L’INTERA
GIORNATA, rispondendo anche alle richieste di generaliz- zazione dello sciopero
venute dal movimento degli studenti medi e universitari e da tante strutture
del conflitto sociale, territoriale e ambientale.

Mettiamo in campo il 28 il più ampio fronte sociale per battere l’arroganza
padronale e governativa, smascherare la finta "opposizione" parlamentare e i
sindacati collaborazionisti, per riconquistare i posti di lavoro, il reddito,
le pensioni, le strutture sociali pubbliche, a partire da scuola, sanità,
trasporti ed energia, i beni comuni (acqua in primis), i diritti politici,
sociali e sindacali.

CHE LA CRISI SIA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA

CONFEDERAZIONE COBAS

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