Lo scorso venerdì cadeva il 15 maggio - 61° anniversario del giorno in cui metà della Palestina venne data all'agenzia sionista per costruirci sopra uno stato ebraico sulle rovine della terra dei palestinesi. In un complotto tra l'impero britannico ed il nuovo stato di Israele, la metà restante della Palestina è stata ulteriormente fatta a fette - un quarto al nuovo stato di Isarele ed un quarto alla Giordania ed all'Egitto un tempo vassalli dell'impero britannico... (con la benedizione delle potenze imperialistiche del tempo: USA, Regno Unito, Francia ed impero Russo, a cui si sonio unite nel corso degli anni le potenze più recenti). Oltre alle lotte in corso contro l'espansione degli insediamenti coloniali che hanno forzato - in parte riuscendoci- per l'evacuazione dei palestinesi e per prendersi le loro terre, abbiamo partecipato alle manifestazioni indomite del venerdì a Bil'in, Ni'ilin, and Um Salmuna.
BIL'IN
R. W.: "Circa 10 attivisti internazionali e 20 israeliani si sono uniti alle parecchie decine di palestinesi per la manifestazione settimanale a Bil'in, che ha commemorato il 61° giorno della memoria della Nakba - l'espulsione dei palestinesi da Israele durante la guerra d'indipendenza israeliana. I manifestanti hanno portato un gigantesco cartellone a forma di chiave per raffigurare le chiavi delle case che molti palestinesi dovettero abbandonare alle loro spalle e di cui ancora chiedono il diritto alla restituzione. L'esercito ha accolto la manifestazione con un eccezionale lancio di gas lacrimogeni apparentemente sparati con l'aiuto di un cannone a canna multipla, provocando diversi feriti ed intossicati. Un gruppo di circa 30 manifestanti è rimasto al cancello del muro per un po' nonostante le granate assordanti dell'esercito, nonostante i gas ed i proiettili. Quando la manifestazione è stata sciolta, l'esercito ha continuato a fare fuoco sugli uliveti vicini al muro. Hanno continuato a lanciare gas e proiettli sulla gente che cercava di spegnere gli incendi tra gli alberi e questo nonostante i continui avvertimenti fatti in ebraico che la manifestazione era finita e che le persone stavano solo cercando di spegnere gli incendi. Due persone sono state ferite alla gambe da proiettili di gomma, ma alla fine gli incendi sono stati spenti."
Bil'in venerdì 15.5.2009 video su http://www.youtube.com/watch?v=hUgf7fVHCNM
UM SALMUNA (regione di Al-Ma’sara)
Il Comitato Contro il Muro e le colonie di Al-Ma’sara ha organizzato e partecipato a manifestazioni contro la confisca delle terre avvenuta negli due anni e mezzo. I partecipanti e gli esponenti del comitato sono noti per la loro stretta osservanza della tattica non-violenta nelle manifestazioni. Nella manifestazione dell'1 Maggio, nonostante la loro usuale tattica non volenta, le forze israeliane hanno aumentato la repressione pre cercare di far venire meno la resistenza non violenta, procedendo all'arresto di parecchi manifestanti. Un nuovo comandante militare, già in servizio nell'area due mesi prima, ha annunciato la sua intenzione di porre fine alle resistenza e di usare nuove tattiche militari quali l'invasione notturna delle case degli esponenti del comitato, distruzione di proprietà e minacce.
Durante la manifestazione dell'1 Maggio 2009, l'esercito israeliano ha arrestato tre esponenti del comitato di Al-Ma’sara Committee contro il Muro e contro le colonie: Hasan Bergia, Mohammad Bergia e Mahmoud Sawahre. Per di più, le forze israeliane hanno arrestato Mustafa Fuara; un residente di Al-Ma’sara, Azmi Ash-Shyukhi; un residente di Hebron, Haggai Matar; attivista israeliano per la solidarietà, e Tom Stocker, un volontario britannico presso la Holy Land Trust. (Fede e Terrasanta, ndt)
L'esercito ha sostenuto che i manifestanti arrestati si sono resi responsabili di disordini, disturbo al lavoro della polizia, agressione a soldati e poliziott, distruzione di proprietà militare.L'attivista isareliano Matar ed il volontario britannico Stocker, sono stati rilasciati nello stesso giorno dietro pagamento di una cauzione di 1,500 NIS con la condizione di non mettere più piede in Cisgiordania per 2 settimane. Azmi Ash-Shyukhi; Mustafa Fuara; e Mahmoud Sawahre, sono stati rilasciati il 13 maggio dietro cauzione (50,000 NIS per tutti e 3) dopo essere stati detenuti in un carcere militare per quasi 2 settimane. Hassan Bergia e Mohammad Bergia, membri del Comitato di Al-Ma’sara Contro il Muro e le Colonie, sono ancora detenuti.
L'avvocato di Mohammad Bergia farà appello per il suo rilascio; sono benvenute lettere di solidarietà che facciano luce sull'ingiustizia del suo arresto.
Um Salmuna, video clip di venerdì 8-5-09 su http://www.youtube.com/watch?v=DDCiIxFWNFI
NI'ILIN2. Ni'ilin, video clip di venerdì 15-5-09 su http://www.youtube.com/watch?v=Ja0pFaJtUiE
Link correlato: http://awals.org
Ilan Shalif (AAtW)
(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)
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