Dal 4 al 7 giugno gli elettori europei saranno chiamati a votare per scegliere chi li "rappresenterà" nel Parlamento Europeo.
Come comunisti anarchici, noi non riteniamo che le elezioni possano portare a dei cambiamenti reali, dato che preferiamo la democrazia diretta al posto della democrazia rappresentativa. In altre parole, preferiamo che le decisioni che riguardano tutti i lavoratori siano discusse ed adottate dagli stessi lavoratori, collettivamente.
Il funzionamento e gli scopi dell'Unione Europea sono del tutto opposti al modello autogestionario e quindi anche agli interessi popolari e dei lavoratori. I leader europei disprezzano a tal punto il popolo che, sebbene possano chiedere la nostra opinione, la sola risposta concessa è quella che fa sua la linea politica della UE, linea che è già stata decisa altrove.
Basti pensare al rigetto popolare tramite referendum del Trattato che stabiliva la Costituzione Europea, verificatosi nei paesi della UE in cui si è votato.
Il ruolo del Parlamento Europeo è coerente col sistema che difende gli interessi della classe capitalista. I vertici della UE (la Commissione, il governatore della Banca Europa, ecc.) non sono soggetti ad alcun controllo democratico e sono pesino liberi di difendere i loro interessi contro gli interessi della classe lavoratrice. Lo si vede nella violenza delle politiche di liberalizzazione e di privatizzazione che sono state messe in atto, e nell'austarità monetaria e di bilancio (lanciata col trattato di Maastricht).
Nell'attuale periodo di crisi, tali politiche provocano solo ulteriori sofferenze alla classe lavoratrice. Non c'è stato nessun minimo allentamento degli stretti vincoli del Patto di Stabilità, con cui si impongono livelli molto bassi di spesa e di deficit pubblico.E sebbene la Banca Centrale Europea si dica favorevole ad un allentamento dell'austerità monetaria, quello che poi fa è talmente limitato che potrà solo contribuire ad approfondire la crisi in Europa.
L'Unione Europa è una macchina da guerra che viene usata contro i diritti sociali e contro i lavoratori, specialmente contro i lavoratori immigrati: dumping sociale, taglio dei "costo del lavoro", "libera e distorta competizione", caccia agli immigrati, confini chiusi, cooperazione tra le polizie, e così via.
Perciò l'Unione Europa non è un'istituzione neutrale che ha bisogno di un qualche "rimodellamento" della sue politiche - essa è invece al pieno servizio istituzionale del potere capitalista per servire i padroni ed i banchieri.
L'elezione del Parlamento Europeo non cambierà questa situazione in nessun modo. Solo le lotte sociali unitarie di tutti i lavoratori europei in un ampio movimento sociale europeo possono fermare queste politiche ed incoraggiare la crescita di una forza rivoluzionaria contro il capitalismo e le sue isituzioni, per costruire un'altra società.
Una società basata su reali ideali internazionali di libertà, uguaglianza e solidarietà.
Federazione dei Comunisti Anarchici (Italy)
Alternative Libertaire (France)
Workers Solidarity Movement (Ireland)
Liberty and Solidarity (United Kingdom)
Link esterno: http://www.anarkismo.net
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