L'Innse fa scuola di protesta. A Marcellina operai su una torre
A quanto pare, di forme di protesta anche disperate come questa, dovremo vederne ancora diverse non solo la INNSE, sono i primi sintomi di resistenza sociale alla crisi, che è tutt'altro che superata.Forse, se gli analisti lo confermeranno, è passata solo la prima fase per i BANCHIERI e i PADRONI per la parte della crisi finanziaria, non certo per quella economica che con la piena legittimazione e sostengo dei governi, vorrebbero far pagare fino all'ultimo centesimo e all'ultimo secondo ai lavoratori e lavoratrici, alle loro famiglie e ai settori delle classi subalterne e a sfruttati-e
Resistere e collegarsi oggi tra le varie forme di resistenza sociale alla crisi, serve per provare a svilupare il conflitto sociale di classe nel prossimo futuro.
Esecutivo Unione Sindacale Italiana
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Come gli operai della Innse di Milano. Da stamattina [ieri, ndr] sette operai della ditta Calci idrate Marcellina (Cim), alle porte di Roma, protestano su una torre miscelatrice alta 37 metri per scongiurare la chiusura della loro azienda.
L'idea di rimanere ad oltranza l'hanno copiata, come hanno ammesso, dai lavoratori della Innse.
Durante le 12 ore della protesta nessun rappresentante, né di maggioranza, né dell'opposizione è andato dagli operai a testimoniare solidarietà.
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