giovedì 22 dicembre 2011

E' ORA CHE ALTRI PAGHINO IL PREZZO DELLA LORO CRISI RIPRENDIAMOCI LA CITTA' RIPRENDIAMOCI TUTTO

E' ORA CHE ALTRI PAGHINO IL PREZZO DELLA LORO CRISI
RIPRENDIAMOCI LA CITTA'
RIPRENDIAMOCI TUTTO



FRONTE DEL PORTO
dalle caserme, all'acqua, ai trasporti… GOOD BUY ROMA!
In via del Porto Fluviale 12 c’è un enorme palazzo che fu un deposito merci del ministero della difesa. Dopo anni di abbandono è stato occupato, quasi nove anni fa, da centinaia di persone in grave emergenza abitativa che con tanto lavoro lo hanno trasformato in altrettante case e ne hanno fatto un luogo accogliente per sé, per le proprie famiglie e per tutti coloro che hanno avuto la fantasia e la curiosità di affacciarsi alla sala da thè, ad una mostra d’arte, una serata di musica dal vivo, ai corsi di cucina dal mondo, alle feste per grandi e bambini o al cineforum.
Con la delibera n°8/2010 del Comune di Roma, questa e altre 14 strutture tra caserme e forti (Boccea, Pietralata, Bravetta, Papareschi…) vengono fatte oggetto di un accordo tra Comune e Ministero della Difesa per la messa in vendita e il contestuale cambio di destinazione d’uso di questo patrimonio per risanare le casse di un ministero come quello della Guerra che non conosce crisi e vergogna.
Si tratta di un patrimonio inestimabile fatto di ettari ed ettari di terreno libero nel cuore della città nonché strutture appena dismesse che potrebbero essere immediatamente utilizzabili per i tanti bisogni di servizi e spazi pubblici in una metropoli sempre più cara, congestionata ed inaccessibile come questa in cui viviamo. La vendita delle caserme si va a sommare alle conseguenze del Piano “regalatore” di cemento, alle speculazioni che sono via via calate sulla città dai mondiali di nuoto, alle torri dell’ex ministero delle finanze all’eur o l’ex Fiera di Roma… fino al prossimo pacchetto da 35 delibere di deroghe urbanistiche che il Comune di Roma si appresta ad approvare.
Con il Governo Monti, paladino dell’austerity per tutti tranne che per palazzinari e banchieri, tornano alla ribalta i processi di dismissione del patrimonio pubblico: evidentemente il fallimento delle cartolarizzazioni volute da Tremonti che a tutti noi è costato 1,7 miliardi di euro per qualcun altro ha rappresentato un’occasione di lucro che è pronto a replicare.
Accettare la S –VENDITA (perché per il Comune si tratta proprio di due spicci) significa per l’ennesima volta permettere che la crisi economica e di sistema venga usata come grimaldello per l’attacco ai diritti e ai beni comuni a vantaggio dei profitti di pochi e di una crescente e permanente diseguaglianza sociale: dall’acqua controllata dall’Acea di parentopoli e che si oppone al nettissimo risultato referendario per l’acqua pubblica, dall’Atac che da un lato precarizza i lavoratori e dall’altro aumenta ad 1,50 euro il prezzo del biglietto, dalla sanità con ospedali, consultori e ASL che chiudono, al diritto all’abitare in una città con periferie sempre più estese e affitti improponibili, dalla formazione di ogni ordine e grado fino alla gestione dei rifiuti ostaggio dei soliti noti che ostacolano la scelta della raccolta differenziata e del riuso.
Ma ROMA NON E’ IN VENDITA!
Per questo invitiamo chi nel territorio dell’11° Municipio e nella città tutta si batte contro questo nuovo sacco di Roma e per difendere diritti, spazi pubblici e beni comuni, a ritrovarsi in questa piazza del “Natale Precario”. Dai comitati per l'acqua pubblica, ai comitati NoPup, ai movimenti per il diritto all’abitare, ai comitati che si battono contro il business delle discariche e degli inceneritori, fino a chiunque vuole conquistare e costruire un'altra città libera dalle speculazioni e dai palazzinari, a chiunque crede che riprendersi la città vuol dire anche ribellarsi alla crisi ed alla precarietà in cui vengono sempre più ingabbiate le nostre vite.
VENERDI’ 23 DICEMBRE
dalle ore 16.00
Piazza Enrico Fermi alias Piazza del Natale Precario
comunic –azione - giochi contro la crisi – teatro – musica
dalle ore 18.00 ASSEMBLEA PUBBLICA
voci contro la precarietà e le privatizzazioni

Promuovono: ABITANTI DEL PORTO FLUVIALE – COORDINAMENTO CITTADINO DI LOTTA PER LA CASA

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