La volontà di tutti e tutte era portare nella strade la protesta contro quanto sta portando avanti il neoministro Gelimini e contro l'applicazione di quanto inserito dal pessimo e coerente predecessore Fioroni (dallo status di fondazioni al voto di condotta vincolante passando per gli esami di riparazione) sempre improntati a trasformarele scuole in fabbriche di precari già abituati ad essere ubbidienti.
Alle mobilitazioni, fra gli altri istituti, hanno partecipato studenti e studentesse di
- Newton e Albertelli (san giovanni),
- Ripetta e Virgilio (trastevere)
- Democrito (casalpalocco),
- Pasteur Mamiani Talete Tacito Cartesio Caravillani (prati trionfale roma nord)
- Macchiavelli (san lorenzo)
- Mameli (parioli),
- Plauto (mostacciano)
- Tasso e Righi (salario)
- Benedetto da Norcia (tiburtina)
- Kennedy Manara Morgagni Ferraris (monteverde)
- Anco Marzio (ostia)
Alle 9.00 oltre cinquecento studenti dagli istituti della zona si sono raggruppati di fronte al Liceo Tasso in via Sicilia, e dopo una rapida assemblea hanno deciso di muoversi in corteo spontaneo, bloccando il traffico, fino alla metro Castro Pretorio.
Gli studenti hanno dato vita nella metro ad una azione contro il carovita, che colpisce in modo particolare le fascie giovanili precarizzate, rifiutandosi di pagare il biglietto e occupando i vagoni della metro.
Nel frattempo, di fronte al Liceo Mamiani, rimasto deserto, si muoveva un corteo di oltre quattrocento studenti dagli istituti di zona, che poi procedeva ad occupare una decina di mezzi pubblici (fra i quali il malefico 280 che deve morire, e che è stato giustamente infiammato al termine della giornata) in direzione di Piazza Trilussa.
Anche di fronte al Virgilio si riunivano quasi ottocento studenti da i licei del centro. Anche qui gli studenti dopo una assemblea hanno deciso di muoversi in corteo spontaneo verso Piazza Trilussa comunicando con il territorio , volantinando ed attacchinando lungo i vicoli del centro (e terrorizzando le vecchiette).
Dal Kennedy intanto si muovevano quasi duecento studenti dalle scuole di Monteverde, bloccando il traffico e muovendosi in direzione del Ministero dell'Istruzione.
Un corteo spontaneo si muoveva poi da Piramide, dove si erano incontrati gli studenti provenienti dal Tasso e quelli provenienti da Ostia e CasalPalocco, lungo via marmorata - bloccando il traffico di una corsia di circolazione - anch'essi in direzione del Ministerodell'Istruzione.
Al Ministero giungeva anche il gruppo, ormai di oltre mille studenti partiti da Virgilio e Mamiani ed incontratesi in Piazza Trilussa, dopo aver attraversato in corteo il territorio di Trastevere, ribadendo che quel quartiere ha rifiutato e continuerà a rifiutare ogni tentativo di militarizzazione.
Al Ministero, dove confluivano anche numerosi gruppi sciolti da altri istituti, si sono quindi radunati almeno cinquemila studenti, con il blocco di viale trastevere e della linea tranviaria.
Gli studenti esprimevano la solidarietà ai professori in mobilitazione incontrati casualmente al Ministero.
Gli studenti e le studentesse, inoltre, assieme anche a buona parte dei docenti presenti, allontanavano spontaneamente e collettivamente l'on. Di Pietro ed i sette militanti del suo partito, espressione razzista e forcaiola di quella ex-maggioranza che con il Ministro Fioroni ha devastato l'istruzione in Italia.
Gli studenti e le studentesse quindi decidevano di proseguire la mobilitazione con un corteo spontaneo che si è diretto verso il mercato di Piazza San Cosimato per interloquire con la città ed il quartiere, dove si sono riuniti in assemblea per confrontarsi sulla giornata di mobilitazione e su come proseguire la lotta.
Nel corso dell'assemblea, numerosi interventi in particolare ribadivano:
- gli studenti e le studentesse determinano da soli, in modo autonomo e assembleare, le loro mobilitazioni, come dimostrato dalla giornatadi oggi e rifiutano ogni tentativo di strumentalizzazione da parte di partitini e sindacatini, studenteschi e non studenteschi
- la giornata di oggi, nella radicalità e nella partecipazione amplissima, dimostra che gli studenti si sono stancati e che intendono riprendere le loro scuole, la loro città, le loro vite
- quanto fatto dalla Gelimini, identico a quello iniziato da Fioroni, è inaccettabile in tutti suoi aspetti ed incontrerà una opposizione radicale giorno per giorno, scuola per scuola, via per via
- le numerose intidimidazioni attuate dalle forze dell'ordine, sia in modo evidente che piu' o meno velato, in queste settimane non hanno minimamente intaccato la nostra voglia di lottare
- chi parlavava di "vento nero" nelle scuole di roma confondeva forse migliaia di studenti disposti a mobilitarsi e lottare con qualche gruppuscolo di picchiatori (piu' o meno riusciti) che si aggira ogni tanto nei dintorni degli istituti.
La assemblea ha ribadito l'importanza del percorso di sviluppo assembleare delle mobilitazioni, ed ha quindi rinnovato l'appello già reso pubblico all'Unione degli Studenti per non tenere la manifestazione del 10 Ottobre a Roma (totalmente calata dall'alto e scollegata alle lotte reali, come quella di oggi, degli studenti) e sviluppare invece, tutti assieme (collettivi, associazioni, singoli) un corteo unitario di tutti gli studenti e le studentesse per Sabato11 Ottobre.
Gli studenti e le studentesse si sono infine dati appuntamento al Liceo Virgilio, Martedì 7 Ottobre, per una assemblea cittadina nella quale decidere come proseguire e coordinare le lotte.
studenti e studentesse in mobilitazione di roma - 3 ottobre 2008
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