domenica 27 febbraio 2011
Comunicato internazionale anarchico di solidatietà con gli accusati di tradimento nello Zimbabwe
Quando in Tunisia Mohammed Bouazizi si è dato fuoco ha inconsapevolmente innescato un'ondata di rivolte popolari e di ribelllioni che si sono propagate come un incendio in tutto il Nord Africa ed in Medio Oriente, sprigionando un'energia che si è sentita fino allo Zimbabwe dove, sabato 19 febbraio, 46 attivisti democratici, tra cui studenti, lavoratori ed attivisti sindacali sono stati arrestati ad Harare, durante un meeting per discutere della caduta di Hosni MUbarak e dei fatti in Nord Africa ed in Medio Oriente.
In base ai resoconti di polizia gli arresti sono giustificati dal tentativo di mettere in atto una rivolta in stile egiziano allo scopo di rovesciare Robert Mugabe, che è al potere dal 1980.
Gli arrestati, che rappresentano la Federazione Sindacale dello Zimbabwe(ZCTU), il Sindacato Nazionale degli Studenti (ZNSU) e l'Organizzazione Socialista Internazionale(ISO), stavano solo guardando un documentario sulla rivolta in Egitto e, secondo l'accusa, erano in
procinto di "organizzare", programmare ed attuare la rimozione del governo costituzionale dello Zimbabwe ... all'egiziana".
Sono almeno 8 le persone arrestate, che lo Stato considera essere i dirigenti, ad essere state percosse e torturate in stato di detenzione. Tra gli arrestati ci sono donne HIV-positive, a cui è stata negata ogni assistenza. Una delle donne arrestate è reduce da una recente operazione chirurgica al cervello, ma è stata ugualmente percossa mentre era detenuta perchè ritenuta una dei capi. Ad un'altra le hanno rotto la gamba mentre cercava di fuggire nel momento dell'arresto.
Dopo 4 notti nella Prigione Centrale di Harare, in 46 sono comparsi davanti alla corte nella giornata il 23 Febbraio dove, oltre all'accusa di aver complottato per rovesciare il governo tramite mezzi incostituzionali, per una pena pari a 20 anni di prigione, sono stati anche accusati di tradimento - reato per il quale potrebbe essere prevista la pena di morte. L'udienza conclusiva si è svolta alle 11.15 di giovedì 24 febbraio.
In base alle nostre fonti nello Zimbabwe la macchina della propaganda di regime ha fatto di tutto per calunniare i compagni arrestati e per intimidire l'opinione pubblica. Col diffondersi delle rivolte popolari e delle ribellioni contro i regimi autoritari ed anti-democratici che hanno sconvolto il Nord Africa ed il Medio Oriente, c'è da star sicuri che Bob il Macellaio ed i suoi adepti siano preoccupati del fatto che l'esempio e l'influenza di queste rivolte spontanee degli oppressi e degli sfruttati contro regimi antidemocratici possano espandersi anche a sud, incendiando rivolte per rovesciare lo stesso Mugabe.
Guardando a quello che sta succedendo alle dittature ed ai regimi autoritari appena più a nord, è evidente che Mugabe ed i suoi scagnozzi possano apparire nervosi, e che intendano dare una lezione esemplare con questi arresti, allo scopo di indebolire i movimenti e le lotte in corso, ma anche inviare un massaggio al popolo sul fatto che nessuna resistenza verrà tollerata. E che Mugabe non cadrà così facilmente come è successo a Mubarak. L'accusa di tradimento è stata sollevata apposta.
I 46 di Harare sono stati arrestati perchè essi vedono un barlume di speranza proprio nei magnifici eventi che stanno sconvolgendo il Nord Africa ed il Medio Oriente, con tutti i loro limiti e contraddizioni. Una speranza nel fatto che la gente comune, i lavoratori, gli studenti, i disoccupati ed i senza-niente che hanno avuto la forza di costruire le piramidi per il faraoni... possano oggi avere la forza di buttarli giù. Di abbattere i tiranni. I 46 di Harare sono stati arrestati perchè avevano la speranza che Mugabe, i suoi sgherri ed ogni riflesso di tiranni in ogni dove possa essere raso al suolo.
La loro speranza è anche la nostra. Noi speriamo che, mentre si diffondono le fiamme dell'indignazione e della ribellione, esse possano bruciare sempre più in profondità ogni giorno che passa. Si aprono le porte a nuove idee e nuove possibilità, e dunque noi speriamo che il popolo lavorerà per consolidare le libertà e le conquiste costate tante lotte, per andare avanti sempre attraverso la lotta senza permettere che il movimento diventi preda di partiti, di politicanti o di dirigenti autoritari ed opportunisti. Noi speriamo anche che, mentre questi movimenti emergenti si rafforzano grazie alle lotte, possano anche ampliare la loro azione, verso orizzonti più lontani fino alla trasformazione sociale.
Nell'esprimere la nostra solidarietà ai 46 arrestati in Zimbabwe invitiamo tutti gli anarchici ed i socialisti rivoluzionari, gli attivisti e gli amanti della vera libertà ad estendere la solidarietà a tutti gli arrestati, i torturati e le vittime di violenze in Zimbabwe, in Egitto, in Libia, in Tunisia ed ovunque - per osare di cercare un futuro più luminoso; un futuro di dignità, di libertà e di speranza.
Le sottoscritte organizzazioni sostengono questo appello e le seguenti richieste:
Libertà immediata e senza condizioni per i 46 di Harare! Ritiro immediato di tutte le accuse!
Libertà immediata e senza condizioni per tutti gli arrestati in Egitto, Tunisia, Libia ed ovunque!
Sottoscritto da:
Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia)
Grupo Antorcha Libertaria (Colombia)
Hombre y Sociedad (Chile)
Libertære Socialister (Denmark)
Melbourne Anarchist Communist Group (Australia)
Red Libertaria de Buenos Aires (Argentina)
Workers Solidarity Alliance (USA)
Zabalaza Anarchist Communist Front (South Africa)
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