Il 16 dicembre 2008, come realtà antagoniste e libertarie abbiamo promosso, insieme all’Assemblea degli studenti di Sociologia e Scienze della Comunicazione in mobilitazione, una delle pochissime iniziative che quest’anno, in Italia, abbiano ricordato la Strage di Stato.
Riteniamo senz’altro preoccupante questo dato: mai come nel 2008 Piazza Fontana, l’assassinio di Pinelli e la prigionia di Valpreda sono stati dimenticati anche negli ambiti che dicono di non riconoscersi in questo presente fatto di sfruttamento e di autoritarismo.
E’ come se, pur criticando in continuazione le mistificazioni dei media mainstream, in fondo se ne subisse il gioco.
Non dovrebbe sfuggire, infatti, che da anni le televisioni e la grande stampa hanno scelto di non parlare di ciò che accadde nel dicembre del 1969, salvo rare e sbrigative riprese. Si vuole cancellare il ricordo collettivo di uno dei momenti rivelatori della vera natura della Repubblica Italiana.
L’assemblea svoltasi a Sociologia il 16 dicembre, però conferma che se si prova a rompere con la cappa di silenzio imposta dall’alto, i risultati si ottengono.
Lo dimostra la cospicua partecipazione di giovani, protagonisti di quel movimento dell’Onda che è stato, in questi mesi, il principale segnale di superamento di quella passività sociale che ha imperato nei primissimi mesi del governo Berlusconi.
Lo rivela, inoltre, la piega presa dal dibattito, per nulla risolto nella mera commemorazione. Si è discusso dei mezzi che lo Stato ha usato contro la più radicale stagione conflittuale del dopoguerra e si è riflettuto su come la “sospensione dello Stato di diritto” rappresenti una costante nella storia italiana. Al pari, a partire dagli anni ’70, della continua trasformazione di ogni questione sociale in emergenza, da affrontare con strumenti repressivi eccezionali.
Nella consapevolezza che stiamo parlando di una goccia nell’Oceano, intendiamo proseguire il lavoro iniziato con la assemblea del 16 dicembre.
In questo senso, ci impegneremo nella realizzazione di un opuscolo sulla strage di Stato, nel segno della ricostruzione puntuale degli eventi e della restituzione dei loro nessi con l’oggi. Il presupposto da cui si parte è che uno strumento agile e di potenziale, larga diffusione possa essere utile per il 2009, per un quarantennale della Strage che auspichiamo coincida con una riappropriazione collettiva di una memoria sempre più negata.
Roma, 1 gennaio 2009
Centro Documentazione Anarchica – Libreria Anomalia; Corrispondenze Metropolitane; Federazione dei Comunisti Anarchici; Laboratorio Sociale “La Talpa”; Unione Sindacale Italiana – Ait.
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