martedì 28 febbraio 2012

il limite oltrepassato

La giornata di ieri credo sia stata quella che ha visto oltrepassare il
limite di quella che continuiamo a voler chiamare democrazia e rispetto
della legalità. Una giornata in cui tutto è cambiato. I fatti gravissimi
accaduti in Clarea e alla baita, il tentativo di omicidio perchè solo in
questo modo si può chiamare, nei confronti di Luca da parte delle forze
del disordine, ha fatto sì che si sia veramente passato ogni limite, che
lor signori ci abbiano ormai palesemente dichiarato guerra guidati dalla
mano assassina di un governo che anzichè ascoltare le richieste dei suoi
cittadini e delle popolazioni tutte, usa la forza della violenza per
imporre i suoi loschi e sporchi affari ed è disposta a tutto per
raggiungere i suoi sporchi fini.

MI piacerebbe poter chiedere al sig. manganelli in questi momenti di
dolore per quanto accaduto a Luca ieri, e che fino a quattro giorni si
permetteva di sbraitare dichiarazioni insensate circa la nostra volontà
di cercare il morto e alzare il livello di tensione, che tipo di ordini
ha impartito ai reparti anti sommossa che in questi giorni hanno
raggiunto la Val Susa. Se l’ordine fosse quello di alzare ancora di più
il livello di tensione che hanno creato in questi mesi e trovare loro il
morto. Bè caro il mio funzionario da strapazzo, strapagato in milioni di
euro mentre noi comuni mortali cerchiamo di mettere insieme il pranzo
con la cena, mentre le scuole dei nostri figli cadono a pezzi, mentre
negli ospedali spesso sai quando entri e non come ne esci, IL MORTO LO
AVETE CERCATO E QUASI TROVATO VOI! In questi lunghi mesi di resistenza
abbiamo visto ed assaggiato la violenza di questo stato, dei suoi uomini
ingaggiati contro le popolazioni e la Val Susa che ricordatevi,
RESISTERA’ e LO FARA’ AD OLTRANZA! Siamo pronti a farci arrestare con il
sorriso sulle labbra, siamo determinati a non mollare e non abbiamo
paura!
La determinazione di Luca nel portare avanti la lotta al tav di questi
anni, è la determinazione che tanti valsusini e tante genti in Italia
tutta, hanno e continueranno ad avere, non solo a difesa del proprio
territorio ma a difesa del bene di tanti, di tutti.
L’Italia intera da ieri è finalmente scesa per le strade, facendo
presidi spontanei, portandosi sotto le prefetture, contestando,
protestando, resistendo e denunciando quello che sta avvenendo ormai da
mesi non. Un copione che non si adotta solo in Val Susa e che non potrà
che peggiorare date le condizioni sociali cui ci stanno portando.
L’informazione di regime che per tutta la giornata è solo riuscita come
nel suo consueto modus operandi a continuare con balle e notizie false,
a raccontare la sua versione dei fatti di quanto accaduto ieri mattina a
Luca in Clarea. I giornalisti con la solita arroganza e sfrontatezza
sono arrivati anche davanti all’ingresso dell’ospedale dove Luca è
ricoverato. Cosa cercavano? Il gossip per riempire le pagine dei
menzonieri giornali per cui lavorano, il notizione irrompendo nel dolore
delle persone che erano li? Giornalisti e digos, sempre insieme uno
velina dell’altro, diramando notizie false per almeno tutta la
mattinata. Vergogna! Il TG3 nazionale che sforna servizi in cui afferma
che un altro No Tav arrampicatosi sul traliccio per far scendere Luca lo
ha fatto cadere. Tutto questo è disgustoso, vergognoso, non ci sono
termini ed aggettivi per poterlo descrivere.
Ieri sera rientrando dall’ospedale non me la sono sentita di ritornare
subito a casa. Era mio dovere venire a Bussoleno e malgrado la
stanchezza, l’apprensione e il dolore che ho dentro, stare in mezzo ALLA
MIA GENTE, a tutte le persone che da oltre 20 anni lottano per il
proprio territorio, per la propria esistenza per la propria dignità. Con
me in mezzo a voi c’era a Luca che in tutti questi anni ha portato
avanti e tornerà a portare avanti, attraverso la lotta del nostro
meraviglioso popolo, questa volontà di arrivare ad avere un mondo
migliore, un mondo che è possibile solo se ci sforziamo con tutta la
determinazione di cui siamo capaci, di costruire TUTTI INSIEME UNITI.
Con amore e con rabbia.

Emanuela, la compagna di Luca Abbà

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